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Storia Altolario

Le tracce del passato, i segni del tempo sono ancora tutti lì pronti per essere letti, ritrovati e decifrati…

E il più delle volte sono gli edifici religiosi a custodire le testimonianze più evidenti, spaziando dall’epoca romana ai fasti barocchi:

Il medioevo trasmette tutto il suo fascino, il suo mistero nell’ affascinante area sacra di Gravedona, dove troviamo uno degli edifici più particolari del romanico lombardo, Santa Maria del Tiglio, ma anche sulle rive del lago di Mezzola dove avvolto nel silenzio e nella natura sorge l’oratorio di San fedelino dell’anno mille.

Il linguaggio rinascimentale è quanto mai vivo e presente e costituisce una vera e propria sorpresa trovare interi cicli di affreschi in buono stato di conservazione e di ottima resa pittorica come quelli in Santa Maria delle Grazie a Gravedona, in San Vincenzo a Gera Lario o San Martino a Montemezzo e ancora nel San Miro a Sorico o a San Giacomo di Livo.

È davvero una sorpresa il ‘500 altolariano, qualcuno ha addirittura definito per questo motivo l’alto Lario la piccola toscana del comasco.

Infine il ‘600 con i colori vivi e teatrali del Fiammenghino, il suo inferno in una chiesa altrettanto sorprendente come il Sant’ Eusebio di Peglio costruita in splendida posizione dominante il lago e le montagne tutt’attorno.

L ’ unicità e le bellezze artistiche di questi luoghi diventano ancor più imperdibili se si pensa al contesto paesaggistico al fascino dell’ambiente naturale nel quale sono inserite...